Inizia: 19 Maggio 2024
20:00
Finisce: 19 Maggio 2024
23:00

Sede Evento

Teatro Bolivar - Napoli

GPS: 40.856834649999996, 14.243097064830996

Nella sua Napoli torna la Mart Company con il nuovo “Óxido”, griffato come sempre da Marco Auggiero, direttore artistico e coreografo in scena al Teatro Bolivar domenica 19 aprile. Una data attesissima, a coronamento di un viaggio nel mondo e nel mondo della danza del suo mentore.

Óxido – Mart Company

Un viaggio avviato durante il periodo buio della pandemia che poi ha saputo attendere e farsi attendere, fino a questo adrenalinico venerdì con il tutti in scena al Bolivar. Che diventa per una sera l’ombelico del mondo della danza napoletana per il ritorno alle scene di una compagnia già sotto i riflettori ben oltre i confini partenopei. E infatti da giorni non si parla altro che di “Óxido”, titolo con la regia e le coreografie di Marco Auggiero, gli assistenti alla regia Giordana Carrese ed Alessandra Smorra, i testi scritti dal coreografo e da Giordana Carrese per gli interpreti Francesca De Vita, Sara Lomazzo, Lia Ranieri e Giuseppe De Rosa.

Un titolo che comincia da Pierre Simon Laplace con una sua frase “la natura ride delle difficoltà di integrazione” diventata iconica proprio in “Óxido”. Ad aiutarci ad entrare nei meandri dello spettacolo è proprio il direttore della Mart Dance Company: “pensieri non sempre limpidi, talvolta ossidati… Il pensare a sé e diffidare di tutto e tutti diventa terreno fertile per discriminazioni, sopraffazioni e violazione dei diritti umani “Ossidazione dell’anima”, ecco come lo chiamo questo stato di confusione, innaturalezza, di chiusura. La natura nasce per avvolgere, non per nascondersi dal simile. Non deride, né umilia la biodiversità. Nella mia mente sono solo atossici, i miei pensieri; incontrano le dignità, ma si dissolvono nel Caos esterno quasi come se fosse utopico lasciarsi andare ad abbracci e comprensione. Come se una nebbia penetrasse nei sentimenti, confondesse i pensieri cancellando prospettive ed orizzonti. Si avverte il vuoto, la povertà di empatia degenera sempre più in violenze e derisioni di ogni tipo; quando l’indifferenza si espande, si può giustificare con l’ignoranza? E così che si ossida l’anima: si allontanano i dolori ed il superfluo, e ci si avvicina al nucleo cercato, creato per restare in pace, egoisticamente liberi dal resto di niente.”

Si scriveva di un viaggio, ebbene lo percorriamo insieme al coreografo anche attraverso la sua filosofia artistica e culturale frutto di anni di sperimentazione ed esperienza internazionale. Un modus operandi in scena e dietro le quinte che nasce come liberazione dagli schemi e dalle costrizioni della danza canonica, per approdare ad uno stile e un linguaggio del tutto personale e all’avanguardia. Una tecnica funzionale con un flusso di movimento continuo. Il personale linguaggio delle sue creazioni esplora la dimensione psico-emotiva dei danzatori, sperimenta continue contaminazioni con nuove forme artistiche ed espressive, spaziando nell’universo umano in tutte le sue direzioni e percezioni. Bastino su tutte le esperienze alle Universiadi 2019 di Napoli o alle fatiche editoriali con la pubblicazione di “Flow” o, ancora, alle produzioni per RAI, Mediaset, SKY e tanto altro ancora. E non ci sorprende che nelle sue opere affronti spesso anche questioni dal forte impatto umano e sociale, proponendo margini di riflessione inediti e profondi. Proprio come in “Óxido”, in scena in un Teatro Bolivar che si attende esaurito in ogni ordine di posto.

Ma per conoscere più da vicino la storia della compagnia e del suo direttore artistico e coreografo non ci resta che visitare il sito ufficiale www.martdance.com/company/history.html

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