Insegnante di Danza a Milano presso Artichoke
- Tecnica contemporanea
- Floor work
- Composizione
- Pilates Mat work
Si trasferisce a Londra e inizia a studiare danza contemporanea al The Place, tornata in Italia si diploma alla Scuola Professionale Italiana Danza S.P.I.D. Continua la sua formazione prevalentemente nell’ambito della tecnica release, floor work, contact improvisation studiando con i maestri della scuola americana tra i quali: Jeremy Nelson, David Zambrano, Ori Flomin, Juliette Mapp, Trisha Bauman, Diane Madden, Susan Rethorst, a New York studio al Movement Research e al Trisha Brown Studio.
Per qualche anno ha inoltre praticato Hata Yoga, training che tuttora integra nelle sue lezioni. Negli ultimi anni nel tentativo di risolvere un problema alla schiena ha frequentato i corsi di formazione Stott Pilates, Matwork e Reformer, i cui concetti di base utilizzerà in parte, arricchendoli e rielaborandoli nel training di danza contemporanea.
La prima esperienza come danzatrice è stata con Adriana Borriello alla Biennale giovani di Valencia. Con Roberto Castello-Compagnia Aldes ha danzato nelle produzioni “BioSculture” e “Il Fuoco, L’acqua e L’ombra” presentato al Festival Picture of Emotion di Bonn. Con Ron Howell ha danzato in alcune produzioni del Teatro alla Scala: Outis e Macbeth, partecipando con quest’ultimo alla tournèe in Giappone.
Ha lavorato inoltre con Bob Wilson, Liliana Cavani, Giancarlo Cobelli, Antonella Agati.
Per oltre dieci anni ha danzato stabilmente per la compagnia AIEP Ariella Vidach nella maggior parte delle produzioni fino al 2008, partecipando a Festival nazionali e internazionali fino all’ultima tournèe negli Stati Uniti.
La lunga esperienza di lavoro stabile in compagnia è stata una crescita sia dal punto di vista tecnico, sia nello sviluppo della sensibilità rispetto alla ricerca del movimento. Parallelamente negli anni si è dedicata a progetti di ricerca coreografica collaborando anche con altri coreografi e musicisti.
Il primo progetto come autrice “Ad accesso casuale” è stato un lavoro per 5 danzatori presentato alla Comuna Baires di Milano e al Festival “Traiettorie”.
Negli Stati Uniti è stata selezionata dall’OMI Arts Center, per partecipare ad una residenza internazionale di coreografi, durante la quale ha creato due lavori: Egg Land e Dis/Appear, presentati entrambi ad Hudson, (NY) con la supervisione di un ex danzatore di Twyla Tharp.
Con Rebecca Pesce ha creato “Infinitilimiti” un duo presentato in molti festival di danza in Italia. Da oltre 15 anni insegna danza contemporanea, tenendo corsi e laboratori di tecnica, improvvisazione e composizione a tutti i livelli.
E’ stata tra gli altri, docente all’ Accademia Professionale di Danza Contemporanea presso L’Arcobaleno Danza di Milano. Conduce con molto interesse un progetto sperimentale nell’ambito della danza e movimento creativo presso il CRT dell’Ospedale di Luino, lavorando con pazienti aventi disagio psichico.
Training Specifico
Danza Contemporanea · Release · Floor Work
Il lavoro didattico che propongo è permeato di tutte le esperienze vissute mente e corpo nella danza, dall’approccio alla ricerca del movimento e della sua qualità, privilegiando sempre l’ascolto e la veridicità del corpo che si muove, all’uso dei principi della tecnica release, per cui è spesso un’ immagine a guidare lo scheletro che si anima, fino al contatto con il pavimento, il cui supporto permette l’uso di leve differenti con le quali esplorare e sfidare la forza di gravità.
Negli ultimi anni un persistente problema alla colonna vertebrale mi ha indotta a sperimentare metodologie e tecniche di lavoro tra cui lo Yoga che ho poi integrato nel training anche con gli allievi.
L’esperienza del dolore cronico ha contribuito a rendermi consapevole di quanto il corpo, a maggior ragione quello del danzatore, debba poter lavorare nel rispetto dei propri limiti e non solo per preservare la propria funzionalità. Guarda caso un corpo “sano” che respira correttamente userà tutta l’energia di cui necessita in modo equilibrato, favorendo un lavoro muscolare privo di tensioni, il cui risultato sarà una qualità del movimento più organica. Il materiale coreografico che viene a strutturarsi durante la lezione è sempre la risposta a un indagine di movimento specifico sia esso astratto o meno e l’incoraggiamento nei confronti dell’allievo sta nel trovare la giusta misura tra energia e spazio in una relazione perpetua tra il proprio essere dentro e fuori.
La classe nello specifico si sviluppa a partire dall’allineamento scheletrico e dalla consapevolezza del centro rispetto alla periferia del corpo con un training al pavimento che progressivamente alzerà il livello del lavoro per arrivare a sfidare il movimento anche nella dinamica e nella velocità del floor work.. Il lavoro in verticale viene supportato da un training tecnico nel quale la struttura “corpo” esperisce le relazioni possibili con le leggi fisiche a cui è sottoposto, rispettandole ma anche sfidandole con consapevolezza.