La nostra danza è una danza fisica, emotiva. Ricerchiamo una nostra voce specifica, un teatro danza che sia fisico, che non neghi l’uso di voce e parola, di contesti narrativi, ma che sfrutti al massimo le potenzialità narrative del corpo e del gesto. Spinte più da una ricerca verso capacità espressive di immagini ed emozioni, ricerchiamo nella collaborazione con musicisti, attori, artisti e registi la possibilità di arrivare ad un seme originario, al nucleo della spinta creativa, per presentare una danza che sia necessaria, importante da fare e donare, una danza che possa toccare lo spettatore in maniera subconscia, emotiva più che intellettiva.
ResExtensa Dance Company
Centro Nazionale di produzione per la Danza
Una danza che torni al bisogno umano di movimento ed espressione fisica, al bisogno di assistere ad un evento di movimento, all’esperienza viscerale, non facilmente codificabile a parole. Eppure cerchiamo di capire noi stesse, cosa stiamo “raccontando”, cosa stiamo presentando, perché chiediamo ad uno spettatore di assistere, di donarci il suo tempo. Cerchiamo una via che sia tra la danza “astratta”, forma e movimento puro, e la forma più strettamente narrativa. Cerchiamo una danza che comunichi, che sia accompagnatrice e guida di un viaggio chiaro e preciso, non codificabile a parole, ma emozionale, all’interno di una visione più onirica e immaginifica. Cerchiamo forse di arrivare più al subconscio collettivo che all’esperienza quotidiana, cerchiamo forse di fare un lavoro che sia meno legato al tempo e alle mode del momento e più ad un esperienza umana oltre il tempo e la vita di tutti i giorni.
Chiara la nostra forza di unione e intesa, sfruttiamo e sfidiamo le nostre capacità fisiche ed espressive, sfruttiamo la nostra caratteristica di avere una danza più volte descritta come femminile nella sua forza e nella sua delicatezza, e la nostra dualità come danzatrici simili e diverse, per donare al pubblico una nostra forte, fragile intimità.