Bologna Danza Urbana: La “danse environnementale” di Wes Howard, la giovane danza d’autore italiana e spagnola, lo spettacolo di Francesca Penzo tra danza e musica sulle compositrici “dimenticate”

Bologna Danza Urbana: La “danse environnementale” di Wes Howard, la giovane danza d’autore italiana e spagnola, lo spettacolo di Francesca Penzo tra danza e musica sulle compositrici “dimenticate”

Riscoprire la danza ambientale con Wes Howard e Tayeb Benamara: questo il titolo dell’incontro che apre alle 16.30 al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna la terza giornata della 28ma edizione di Danza Urbana, in programma a Bologna fino a domenica 8 settembre. Il talk, a cura di Emanuele Regi con Tayeb Benamara, si focalizza sulla ricerca del danzatore e coreografo americano, che in Italia negli anni Novanta sviluppò, in collaborazione proprio con Benamara, uno dei pionieri dell’Hip Hop in Francia negli anni Ottanta, quella filosofia del movimento danzato legato alla natura nota come danse environnementale: attraverso interviste, materiali inediti e la riscoperta di alcuni momenti e creazioni coreografiche, l’incontro si propone di ricostruire alcune logiche processuali proprie della danza ambientale.

Bologna Danza Urbana

Al Giardino del Cavaticcio alle 18 in programma Vacìo espiritual di Richard Mascherin, nell’ambito del focus sulla scena coreografica spagnola contemporanea. Una danza che è una successione di incidenti, rotture e cadute che diventano coreografia, una performance rituale in cui il corpo, il suono e la musica techno sono collegati tra loro secondo una drammaturgia che cuce le ferite nel tentativo di riempire un vuoto costante che, tuttavia, non può essere riempito da nessuno stimolo esterno. Nell’impatto, il corpo si arrende e prova piacere, non solo in relazione agli oggetti e alle superfici che lo circondano, ma anche esponendo un aspetto crudo e fragile della propria intimità.

Alle 18.30 nell’adiacente Parco 11 settembre è la volta di Swan di Gaetano Palermo, creazione vincitrice del Mobility Grant di DANCESCAPES, il progetto di Danza Urbana che mette in campo azioni di sostegno e supporto della ricerca, creazione e promozione di opere di danza urbana, e di Danza Urbana XL 2024 – azione del Network Anticorpi XL, la rete italiana dedicata alla giovane danza d’autore per promuovere le nuove generazioni di danzatori e danzatrici italiani supportandoli nel loro percorso formativo e di crescita. Ispirata all’assolo La morte del cigno che Michel Fokine coreografò per Anna Pavlova nel 1901, Swan vede sulla scena una giovane ragazza sui pattini che si allena ascoltando della musica in cuffia mentre si riprende con il proprio cellulare: come rinchiusa in una bolla, si libra con trasporto e ostinazione in traiettorie ellittiche ritornanti. Nel solipsismo proprio dell’esercizio sportivo, esibisce intimità nel rapporto con il proprio corpo, le proprie possibilità e i propri limiti. L’azione si reitera in figure sempre più ardite divenendo prova di resistenza, al contempo fisica ed esistenziale. Il soggetto è la caduta, la ferita, lo strappo muscolare di un’umanità in fuga da sé stessa, che ruota narcisisticamente in bilico sul proprio asse, in cerca di uno spettro di identità e affermazione, nella tragica banalità di una coazione a ripetere.

Alle 19 di nuovo al Giardino del Cavaticcio per un’altra creazione vincitrice di Danza Urbana XL 2024, Mirada di Elisa Sbaragli, una performance multimediale e installativa che vuole suggerire al pubblico nuovi modi di percepire la presenza di un corpo nello spazio. Lontani dalla performer ma vicini a una tecnologia che ne amplifica la presenza, Mirada propone un esercizio collettivo di visione che unisce il piacere della prossimità virtuale al conforto della distanza. Attraverso un gioco di schermi e distanze, è il pubblico a scegliere la modalità di percezione del lavoro, e in questo modo la posizione della performer rispetto al pubblico è di assoluta orizzontalità.

Tra i tanti fili che compongono la trama di questa edizione di Danza Urbana, quelli dell’identità e del genere occupano uno spazio importante nella ricerca degli artisti e delle artiste in cartellone. Tra gli spettacoli più attesi, e già sold out, c’è sicuramente nella giornata di domani OLTRE(il)CANONE – No1 di Francesca Penzo e Mariagiulia Serantoni, in programma alle 21 all’ex Chiesa di San Mattia (via Sant’Isaia, 13). Uno spettacolo che, sulla scia della ricerca di Micce, associazione che dal 2021 promuove le arti performative con sguardo transfemminista, accessibile e plurale, si traduce in un’azione coreografica e sonora che indaga l’ambito della composizione musicale in una prospettiva di genere. Intrecciando brani suonati dal vivo da Margherita Casamonti (pianoforte), interviste e coreografie, OLTRE (il) CANONE è la prima tappa di un progetto di collaborazione con diverse compositrici per esplorare le opere musicali prodotte “fuori dalla norma” e riportare in luce figure marginalizzate della storia ufficiale della musica. Dopo lo spettacolo le artiste invitano il pubblico al talk Comporre oltre il genere, dove le autrici illustreranno il loro metodo di coreografia documentaria e le urgenze artistiche e politiche legate a questa ricerca toccando tematiche inerenti il transfemminismo e la rappresentanza di genere, mentre Margherita Casamonti interverrà dipanando le dinamiche legate all’occultamento di compositrici nella musica classica e contemporanea in una prospettiva di genere.

Il programma completo è disponibile sul sito www.danzaurbana.eu, dove sono anche indicate le modalità di accesso ai singoli spettacoli. Tutti gli appuntamenti sono a ingresso gratuito a esclusione di ATMOSFEROLOGIA – VEDUTA > BOLOGNA di mk e El Resto del Naufragio di Roberto Olivan: i biglietti sono acquistabili online su www.boxerticket.it o nei luoghi di spettacolo (biglietteria aperta 1 ora prima dell’inizio degli eventi). La prenotazione è obbligatoria per gli spettacoli OLTRE(il)CANONE – No1di Francesca Penzo e Mariagiulia Serantoni, ÌRIDE di Trifoglio e […]KZ di Paola Bianchi: le prenotazioni sono effettuabili tramite la mail danzaurbana.prenotazioni@gmail.com.

Per informazioni: a partire dal 2 settembre è attivo il numero (+ 39) 375 7032791 (chiamate, whatsapp, sms) tutti i giorni dalle ore 10.00 alle 18.00.

Danza Urbana 2024 è realizzato con il contributo di MiC Ministero della Cultura, della Regione Emilia Romagna, del Comune di Bologna e fa parte di Bologna Estate 2024, il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune e dalla Città metropolitana di Bologna – Territorio Turistico Bologna-Modena, con il sostegno di Acción Cultural Española (AC/E) e in partnership con ATER Fondazione.

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MAD International Dance Competition 2024 – Terza edizione