È stato un lungo confronto di linguaggi e prospettive che ha attraversato cinque luoghi culturali diversi. Partito a giugno, la rassegna internazionale di danza contemporanea “Il Desiderio. Proiezioni tra Oriente e Occidente”, progetto, con la direzione artistica di Claudio Malangone, finanziato dalla Direzione Generale Spettacolo del Ministero della Cultura nell’ambito del bando “Sostegno per la valorizzazione delle attività di spettacolo dal vivo da svolgersi negli istituti e luoghi della cultura presenti su tutto il territorio nazionale e da parte di soggetti giuridici creati o partecipati dal Ministero della Cultura che si occupano della conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale”, cofinanziato dal Comune di Pontecagnano Faiano, Comune di Padula, Comunità Montana Vallo di Diano, si conclude domenica 20 ottobre.
Il Desiderio. Proiezioni tra oriente e occidente
Scenario dell’ultimo appuntamento alle 19.30 (ingresso gratuito dalle 19) sarà quello del Museo Archeologico Nazionale di Pontecagnano Gli Etruschi di Frontiera. Qui avrà luogo l’incontro / performance “La vie d’artist: omaggio a Misha Van Hoecke” con Miki Matsuse, moglie e compagna d’arte del grande maestro russo-fiammingo scomparso nel 2021.
Lo spettacolo è un suggestivo “affresco di visioni” che si snoda attraverso una lunga serie di aneddoti che lo descrivono come un poeta innamorato, perché entusiasta della danza e della musica (noto il suo sodalizio professionale col maestro Riccardo Muti e di Cristina Mazzavillani). Matsuse ripercorre alcune tappe della carriera di Van Hoecke mescolando personale e professionale, partendo dal primo incontro avvenuto a Tokyo, quando decise di seguirlo in Europa e poi in Italia. Arricchito da una breve performance dal vivo, La vie d’artist non è solo un omaggio, ma un modo per far capire a tutti che persona fosse: «la danza era la sua più grande passione, una ragione di vita, il suo respiro stesso», ricorda Matsuse.
La stessa sera, Desiderio ospita Through The rite (attraverso il rito), il progetto con il quale il CDTM, Circuito Campano della Danza, capofila di un partenariato con l’Associazione RaIDFestivals, il Festival de Danza Contemporánea Alternativo Hidalgo (Messico) e la New Dance Young Talent (Olanda) ha vinto il bando Boarding Pass Plus (IV edizione – Annualità 2023-2024) promosso dal MiC, pensato per sostenere percorsi internazionali per lo sviluppo dei processi artistici e il consolidamento delle collaborazioni tra professionisti italiani e quelli di altri Stati.
In scena “Devoto”, concept e coreografia Claudio Malangone, autore e interprete Luigi Aruta, assistente alla coreografia Adriana Cristiano, musica originale Alessandro Capasso. La performance nasce con l’idea di indagare la nozione di rito, al di là del senso strettamente religioso, isolando e ordinando gesti e movimenti. Partendo dalla processione delle “Cente” e dei “Fujenti” (riti religiosi tipici del sud Italia) ci si chiede fino a che punto il concetto di rito sia così applicabile a contesti sociali e culturali diversi, che cosa si intenda con questo termine e se esista una qualche componente comune a tutti i comportamenti rituali. Gesti, anche semplici, che assumono un carattere paradigmatico in quanto ripetizione delle gesta di dei, eroi, spiriti o antenati, di cui le attività ordinarie degli uomini non sono che un pallido riflesso. Ne risulta una sorta di cerimonia con specifiche azioni corporee, posture e atteggiamenti, secondo una sequenza precisa che conduce a una danza, che sia propiziatoria e liberatrice.
Arte nell’arte, Through the rite sarà anche l’occasione per presentare al pubblico di Pontecagnano la Mostra fotografica “Sacro e Profano” a cura dell’artista della fotografia e docente UNISA Gianpiero Scafuri con scatti di Gianpiero Scafuri, Giada Ruoppo e Claudio Malangone.