Komorebi, la luce che filtra – Rassegna di Danza

Komorebi, la luce che filtra – Rassegna di Danza

Torna Komorebi, la luce che filtra, la rassegna ideata da Stazione Utopia per Autunno Fiorentino 2024 che alla sua seconda edizione attraversa i quartieri 1, 2, 4 e 5 proponendo in svariati luoghi, dalla Villa medicea La Petraia al Giardino della Villa medicea di Castello, da un condominio delle Piagge alla RSA il Giglio, dal P.A.R.C. al Vivaio del Malcantone e al Combo Social Club, un ciclo di azioni performative per favorire la relazione con il patrimonio museale, il territorio e le comunità che lo abitano. Attraverso i laboratori e le performance animate da una nuovissima generazione di artisti di discipline diverse la rassegna (che prende il nome da Komorebi, parola giapponese che indica la luce del sole che filtra tra le foglie degli alberi) dà corpo a pratiche di innovazione sociale e partecipazione culturale rivolte a tutte le categorie di cittadini, e esplora le possibilità di fruizione della danza anche da parte di cittadini con abilità diverse.

Komorebi, la luce che filtra

L’azione performativa filtra così fra le pareti del quotidiano, illuminando lo spazio di nuovi sensi.

“Una rassegna che ha già dimostrato il proprio valore e che torna quest’anno ad essere protagonista dell’Autunno Fiorentino – ha detto l’assessore alla cultura Giovanni Bettarini – con una serie di appuntamenti nei quartieri anche per famiglie e all’insegna della più ampia partecipazione e inclusione sociale. Grazie a questo fitto calendario di eventi tutti ad ingresso libero che spaziano dalla danza agli spettacoli, dal teatro alle performance che arriverà fino al 30 novembre”

Il 23 ottobre alle ore 18 al PARC va in scena Fairyland, persone vs natura che vede protagonisti Francesca Prini, Wioleta Szwalek e Lorenzo Danti, tre atleti campioni di pole dance insieme ai danzatori Veronica Galdo, Sofia Bonetti e Paolo Rizzo. 

La pole dance è una disciplina sportiva che unisce la danza acrobatica con la ginnastica artistica, giunta in Italia solo negli ultimi 15 anni. Confusa sovente e arbitrariamente con la lap dance, è invece un vero e proprio sport e un’arte con regole ed elementi strutturati specifici. 

La pole dance, su cui si fonda Fairyland, superando l’aspetto puramente atletico e evolvendosi sempre di più come forma d’arte, abbraccia l’eleganza, la fluidità e l’espressività; e nella performance interagisce con la danza. Il progetto, preceduto da un laboratorio, mira a far collaborare polers e danzatorə alla creazione di una scena tratta dal capolavoro shakespeariano “Sogno di una notte di mezza estate”. Ambientato in una foresta incantata, lo spettacolo segue le vicende di umani (danzatorə) e fate (polers) che si incontrano in una notte di magia e intrighi in cui le fate danzano, mentre gli umani vagano in cerca di amore.
Ispirandosi alle atmosfere descritte dal Bardo, polers e danzatorə concorrono a dar vita a un ponte tra due mondi.

Penelope (ph. Maurizio Tibaldi)

Penelope (ph. Maurizio Tibaldi)

Il 27 ottobre alle ore 17 torna in scena al PARC Metamorfosi, dell’esserci e del divenire, una rodata azione performativa che incrocia danza, musica e teatro a cura di Cesare Torricelli e Daria Lidonnici. Seguendo le pratiche di teatro sociale attraverso l’inclusione e la valorizzazione di ogni diversità, la performance porta in scena studenti di IIS Sassetti Peruzzi di Scandicci e Firenze e del Liceo Artistico Statale di Porta Romana e Sesto Fiorentino, educatori e danzatori professionisti.

Matilde Di Ciolo (Foto M. Tibaldi)

Matilde Di Ciolo (Foto M. Tibaldi)

Il 17 novembre è la volta al Combo Social Club -Centro Giovani di Landscape/Soundscape diretto da Marco di Costanzo, con le coreografie di Alice Catapano. In mezzo al Paesaggio che dà il nome alla breve pièce di Harold Pinter, si trovano un uomo e una donna con i loro ricordi, desideri, visioni. La coppia di personaggi è agita e moltiplicata da due coppie sceniche, un’attrice e un attore, una danzatrice e un danzatore, che proiettano nello spazio – grazie a parola e movimento – il vano rincorrersi di due immaginari divergenti. Lo spettacolo è accessibile a pubblico con disabilità visiva.

Dopo il successo registrato nell’edizione 2023, Komorebi sceglie nuovamente il condominio di via Liguria 10, uno degli edifici del complesso Le Navi nel quartiere delle Piagge, per presentare Questioni di condominio parte 2, pianerottoli oltre il transito. La serata prevede sette brevi performance di danza firmate da coreografi e artisti di fama internazionale come Giuseppe Spota e Davide di Giovanni, a cui si affiancano talenti della scena italiana. Penelope, coreografia di Giuseppe Spota, con Sofia Bonetti; Elaysia, coreografia di Aurelie Mounier con Cristina Roggerini, Dummy con Rita Carrara, Nero è il colore dei capelli del mio vero amore, coreografia di Davide Di Giovanni con Matilde Di Ciolo, Who am I? coreografia di Isabella Giustina, con Beatrice Ciattini e Niccolò Poggini, Lunatica, coreografia di Roberto Doveri con Matilde Di Ciolo e Veronica Galdo e In Trappola di e con Allison Ferraro. I pianerottoli dell’edificio si trasformano in spazi performativi e gli abitanti e il pubblico in generale sono invitati a sperimentare una forma inedita e intima di spettacolo dal vivo.

Stravaganze in sol minore - (ph. Harabel Contemporary Art Platform)

Stravaganze in sol minore – (ph. Harabel Contemporary Art Platform)

Il 30 novembre alle ore 16 al PARC la rassegna ospita come spettacolo di chiusura Stravaganze in sol minore, con la regia e coreografia di Francesca Lattuada, interpreti la danzatrice Vittoria Franchina e il baritono Piersilvio De Santis, maschere e oggetti di Natali Fortier. Il virtuosismo magico di Toti Scialoja (1914-1998), maestro non solo di immagini, ma anche di parole, è alla base di questa nuova creazione per bambini e bambine, ragazzi e ragazze, e per famiglie, coprodotta da Centro coreografico Nazionale/ Aterballetto e Centro Teatrale Bresciano e in coproduzione con Centro Servizi Culturali Santa Chiara.

Alla visionarietà che caratterizza il lavoro di Francesca Lattuada corrisponde l’universo visivo dell’artista Natali Fortier, capace di evocare strani mix tra esseri zoomorfi e antropomorfi con le maschere create per l’occasione. La sonorità stessa delle parole e gli imprevedibili accostamenti della fantasia conducono verso una “una pedagogia dell’immaginazione” come direbbe Italo Calvino, uno dei più grandi estimatori di Toti Scialoja. La materia prima del progetto sono le brevi poesie di Toti Scialoja estratte dalla raccolta La mela di Amleto.
La densa e variegata attività di Komorebi include numerosi Laboratori di comunità aperti a tutti i cittadini condotti da danzatori, registi, poler e coreografi da svolgere al Vivaio del Malcantone, alla rsa Il Giglio, al Parc e al Combo Social Club.

Nutrita di appuntamenti anche la sezione del programma della rassegna raccolta sotto il titolo Patrimonio culturale e comunità in cui si inanellano visite , spettacoli di living history fino al Gran Ballo Lorenese .La prima visita  ha avuto luogo il 13 ottobre al Giardino della Villa medicea di Castello a cura di Marco Mozzo e Giulia Coco, e a seguire il calendario prevede il 27 ottobre la visita alla Villa medicea La Petraia a cura di Marta Baglivo, e nello stesso giorno lo spettacolo alla Villa medicea di Castello di Living History A spasso con Cosimo a cura di Francesco Gori, l’occasione per conoscere il progetto del giardino raccontato dallo stesso Cosimo I che insieme a Vasari e Tribolo partecipò alla progettazione. I fasti medicei, visita -spettacolo alla Villa medicea La Petraia, a cura di Francesco Gori, l’8 novembre verte sul racconto della storia della famiglia Medici a partire dagli episodi rappresentati negli affreschi del Volterrano nel Cortile della Villa medicea La Petraia. Il 30 novembre alle ore 20 in occasione della Festa della Toscana va in scena il Gran Ballo lorenese alla Villa medicea La Petraia con i danzatori della Società di Danza di Firenze in abito d’epoca. Un omaggio alla cultura e alla storia di un momento fondamentale della vita fiorentina ed italiana: la Firenze dei Lorena nella prima metà dell’Ottocento, quando la danza era un elemento centrale della vita cittadina, a Corte come nei palazzi e nelle ville aristocratiche, come nelle famiglie borghesi e nei ceti popolari.

Cristina Roggerini 'Elaysia' (ph. Giampaolo Becherini)

Cristina Roggerini ‘Elaysia’ (ph. Giampaolo Becherini)

Stazione Utopia è una cooperativa impresa sociale che da sempre sperimenta pratiche di inclusione e promozione sociale destinate a persone a rischio di esclusione culturale, fra cui migranti, persone in situazione di disagio economico/sociale, persone con deficit cognitivo e/o disabilità.

Dal 2020 cura a Scandicci il festival Nutida | Nuovə danzatrici/danzatori che, anche grazie al contributo del Mic, propone ad artisti e pubblico un’esperienza di comunità creativa, basata sulla produzione artistica e sulle arti performative. Una manifestazione con spettacoli site-specific e produzioni in prima di giovani interpreti della nuova danza contemporanea. Fra i riconoscimenti di Stazione Utopia: la coproduzione con Biennale Teatro 2020, diretta da Antonio Latella, dello spettacolo The Right Way di Daniele Bartolini, la produzione di Open Drift di Philippe Kratz, figura di spicco della scena della danza internazionale, e il recente spettacolo LPPMDVDM coreografato da Pablo Girolami, giovane talento in ascesa.

Komorebi è un progetto di Stazione Utopia realizzato con il contributo di Comune di Firenze / Autunno Fiorentino 2024, con il sostegno di Mic Direzione generale spettacolo e in collaborazione con Direzione regionale Musei nazionali Toscana del Ministero della Cultura, Ville e Residenze Monumentali Fiorentine, NBDT, PARC – Performing Arts Research Centre, RSA Il Giglio, Società di Danza Firenze, Ass. Ieri Oggi e Domani, Centro Metropolis, Consorzio Martin Luther King, The Gate Florence Dance Urban school, Florence Pole Dance Studio, Combo Social Club-Centro Giovani.

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