Questa calda estate 2021 porta con sé gli strascichi inevitabili della lunga pandemia a cui la danza è stata costretta ma anche la gioia di poter ripartire, proprio come tutto il comparto dello spettacolo dal vivo. E si ripartirà anche con la danza di Arenzano, cittadina ligure appassionata ed avvezza ai grandi nomi della danza da ormai ventisei anni, ovvero dalla primissima edizione di “Arenzano in Danza” diretto da sempre da Patrizia Campassi.
XXVI Edizione Arenzano in Danza
Di questi ventisei anni, ben ventireé sono stati accompagnati dal Premio alla Carriera “DanzArenzano Arte” che quest’anno sarà assegnato al coreografo e direttore del Teatro Massimo di Palermo Davide Bombana, presso il Grand Hotel di Arenzano domenica 27 giugno alle ore 17 in diretta streaming.
Non si sono persi d’animo ad Arenzano, del resto è sufficiente leggere lo slogan a caratteri cubitali che recita testualmente “arte e cultura per vivere il presente guardando con fiducia al futuro”, proprio come nelle corde della direttrice artistica Patrizia Campassi. Milanese, formatosi alla prestigiosa Scuola di ballo del Teatro alla Scala di cui è stato primo ballerino, Davide Bombana ha danzato tutti i ruoli principali del repertorio classico e neoclassico, danzando in qualità di primo ballerino al Pennsylvania Ballet di Philadelphia, Scottish Ballet di Glasgow e London Festival Ballet di Londra su tutte. Successivamente ha iniziato il suo percorso di maitre de ballet nel 1991, e in seguito la sua attività si è aperta all’arte della composizione coreografica. Nella veste di coreografo Davide Bombana vanta collaborazioni con il Teatro dell’Opera di Parigi, il National Ballet of Canada di Toronto, il New York Choreographic Institute, il Queensland Ballet di Brisbane ed il Maggio Danza di Firenze che fanno di lui un nome di spicco in ambito culturale e coreutico internazionale.
Ha inoltre curato la coreografia per il video “Ad ogni costo” di Vasco Rossi, interpretato dalla prima ballerina dell’Opera di Parigi Eleonora Abbagnato e le coreografie delle parti danzate del tradizionale concerto di Capodanno dei Wiener Philharmoniker nel 2012, 2015 e 2018. La scelta del coreografo milanese è tuttavia scaturita dalla passione in comune con la direttrice artistica di “Arenzano in Danza” Patrizia Campassi, sempre prodiga per la solidarietà danzante nei confronti dei meno fortunati, così da condividere la nomination di Bombana con i partner dell’evento CSI comitato di Genova, l’Associazione “Docenti senza Frontiere” e la Fondazione Ceis di Genova, oltre naturalmente alla Regione Liguria ed al Comune di Arenzano.
La stessa Patrizia Campassi ha chiarito nel merito i contenuti di questa 23esima edizione del Premio “DanzArenzano Arte”:
“da sempre per il Premio, voluto da me ventitrè anni fa unitamente al Comune di Arenzano, abbiamo scelto candidati non solo in base alla loro grande professionalità, ma guardando anche al loro impegno sociale e all’esempio che incarnano proprio verso i tanti giovani appassionati d’arte. Lo scorso anno abbiamo consegnato il Premio alla giovane Principal del Royal Ballet Yasmine Nagdhi che, con grande sensibilità, ha saputo rivolgersi a tutti i giovani presenti. Quest’anno per il Premio ho pensato alla parola coraggio, volgendo lo sguardo verso Davide Bombana per il suo atto di coraggio nel continuare a creare anche in un periodo tanto difficoltoso per la danza e per l’arte in generale. Le sue opere intense e attuali, sono volte ad una continua ricerca di contaminazione fra danza, musica, recitazione, e appartengono ormai ad un suo stile e ad un suo linguaggio contemporaneo, particolare ed unico, che sul piano culturale riflette le numerose ed importanti esperienze umane e professionali internazionali.”
Spunti evidenti e ricorrenti nella poetica di Bombana che ci ha menzionato i suoi perni decennali del sacro, del potere e del sostegno psicologico e morale agli svantaggiati. Un corso che evidentemente ha tracciato il solco di tanta coreografia, adiacente alla musica tanto sinfonica quanto sperimentale, che non ha mai limitato la sua ricerca.
“La mitologia greca – ci ha spiegato il coreografo milanese – racchiude in sé tante mie idee e tante suggestioni che ho fatto mie. La mia drammaturgia è, in fondo, la drammaturgia della vita stessa, con tutte le sue contraddizioni e le sue unicità.”
Basti pensare alla doppia versione del “Romeo e Giulietta” (sia nella produzione toscana di Prokofiev che viennese di Berlioz) sospesa tra l’alto ed il basso o ricchi e poveri. O ancora al soldato anti-eroe “Woyzeck” rappresentato a Monaco di Baviera nel lontano 1995. “Quello dell’anti-eroe è un mio cruccio trasversale a tante opere in verità – ammette Bombana – e, a pensarci bene, ha attraversato l’intera mia produzione a più tratti e riprese. Amo evidentemente stare accanto agli svantaggiati e forse questa mia caratteristica ha suggestionato anche Patrizia Campassi nell’assegnarmi questo premio che, a maggior ragione, non posso che condividere appieno con il cuore e con i fatti.”
Per scoprire ancora di più il premio di Arenzano in Danza non ci resta che visitare il sito ufficiale della manifestazione www.arenzanoindanza.it
(Foto: R. Garbo)