fbpx

Estate Sforzesca 2020 – Visioni in Danza

a cura di Compagnia Lost Movement e Centro di Alta Formazione per la Danza ArteMente

16 Agosto, ore 21:30, Castello Sforzesco, Milano

Nell’ambito della programmazione di Estate Sforzesca promossa dal Comune di Milano nella meravigliosa cornice del Cortile delle Armi del Castello Sforzesco, il 16 agosto è in programma Visioni in danza, una serata interamente dedicata alla danza contemporanea che vede coinvolta una delle più vivaci realtà cittadine: la compagnia Lost Movement diretta da Nicolò Abbattista e Christian Consalvo, affiancata da ArteMente, Centro di Alta Formazione per la Danza in seno al quale la compagnia è nata nel 2011.

In scena quattro titoli che vedono coinvolti i danzatori della compagnia e gli allievi del Centro. Lost Movement sarà protagonista di due titoli di Nicolò Abbattista e Christian Consalvo: Sehnsucht, in cui corpi soli sondano, in uno spazio comune, i propri limiti in relazione al corpo, allo spazio e al tempo, e I Musicanti di Brema, riscrittura contemporanea della fiaba dei fratelli Grimm in cui la diversità, il lavoro di squadra e la natura diventano i mezzi di salvezza della società umana.

Gli Allievi del Centro di Formazione ArteMente avranno invece l’opportunità di lavorare con Nico Monaco, danzatore per Akram Khan Dance Company, in Logos, spettacolo in cui si indaga sulla diversità e l’irrazionalità di un mondo fatto di regole e paradossi.

POPoff, di Nicolò Abbattista e Christian Consalvo, vede ancora gli allievi del Centro impegnati a raccontare una storia matriarcale al ritmo di pizzica e taranta, in cui la donna, immersa in un rito familiare violento, rivendicherà il suo ruolo nella società e la sua libertà di vivere.

INFORMAZIONI

  • 16 Agosto, ore 21:30
  • Castello Sforzesco – Cortile delle Armi, Piazza Castello 1, Milano
  • Durata 120’
  • Prezzo: 12€ + prevendita

Biglietteria solo online https://www.mailticket.it/manifestazione/XX29/VISIONI_IN_DANZA

info@centroartemente.it, www.lostmovement.it, www.centroartemente.it

UFFICIO STAMPA

Sara Prandoni, sara.prandoni@gmail.com, +39 328 7060717

UFFICIO STAMPA ESTATE SFORZESCA

Massimo Renna info@musicandmedia.it, +39 340 2277665

PRESENTAZIONE PROGETTI

SEHNSUCHT

Uno spettacolo di Nicolò Abbattista e Christian Consalvo

  • Realizzato col sostegno di Time To Move, Teatrino dei Fondi, Consorzio Coreografi Danza d’Autore Con.Cor.D.A, Residenze Artistiche Toscane.
  • Interpreti: Salvatore Sciancalepore, Samuele Arisci, Chiara Borghini, Francesca Lastella, Giovanni Careccia, Arianna Cunsolo, Angelica Calabrese, Enrico Luly
  • Musiche di Filippo Ripamonti

Cos’è il limite? Un ostacolo? Un traguardo? Qualcosa che ci confina o qualcosa che ci definisce?

Sehnsucht” significa cercare il limite, scovarlo, mostrarlo. Corpi soli che indagano, in uno spazio comune, i propri limiti in relazione al corpo, allo spazio, al tempo e all’altro.

Raggiungere il limite significa resistere: trovare una resistenza fisica e mentale, che i danzatori ricercano, sottoponendo il proprio corpo alla fatica di una corsa attraverso la quale comunicano, ricercando il proprio controllo. Fino a dove ci si può spingere senza esaurire le energie?

Nel sistema di movimento dei danzatori il corpo, lo spazio e il tempo diventano coordinate per creare partiture coreografiche caratterizzate da direzioni insolite, accelerazioni, sospensioni, cadute, equilibri e interruzioni di dinamica.

Il corpo è un limite: naturale costrizione da cui non ci si può liberare. È ciò che ci definisce nel rapporto con l’esterno, l’involucro attraverso cui entriamo in comunicazione con il mondo.

La creazione cerca di andare oltre il contenitore coreografico stesso, in una composizione istantanea, diversa ad ogni ripetizione. I danzatori entrano in una partitura di coordinate spaziali e temporali, con un vocabolario di movimento a cui attingere di volta in volta per scrivere una nuova relazione, una nuova coreografia.

I danzatori si ritrovano all’interno un flusso di movimento che si evolve e che lentamente svela le relazioni interne, in una messa in discussione dei loro limiti, che li costringe all’attenzione costante verso il gruppo, al cambiamento, alla reazione istantanea.

La relazione è un limite. Rapporto tra due persone, tra due menti in due corpi, che giocano attraverso continue negoziazioni, spostando e rinforzando i confini. E nonostante tutto quel limite rimane lì, a separare due entità singole in relazione fra loro. I danzatori sono chiamati a esplorare questa nuova dimensione attraverso un contatto che nel suo senso più intimo non arriverà mai.

LOGOS

Uno spettacolo di Nico Monaco

  • Interpreti: Angelica Calabrese, Mariavittoria Cellerino, Arianna Cunsolo, Gaia Figini, Sara Fraschini, Enrico Luly, Erica Porro, Alice Rasulo, Laura Rossi.
  • Assistente alla coreografia: Greta Ronchese
  • Responsabile creativo: Giovanni Careccia

la diversità e l’irrazionale ispirano logos, un lavoro in cui i danzatori creano e si identificano in un mondo fatto di regole, giudizi, selfies e confronto…tutti nel proprio mondo, nel proprio logos.

Autore del progetto è Nico Monaco ha iniziato lo studio della danza all’età di 19 anni a Brindisi presso la scuola Tersicore frequentando i corsi di danza classica, contemporaneo e jazz. Nel 2001 ha frequentato il corso di perfezionamento per giovani danzatori presso CRD Aterballetto sotto la direzione di Mauro Bigonzetti. Successivamente entra a far parte della compagnia Artemis Danza diretta da Monica Casadei rimanendo per due stagioni.

Nel 2003 ha avuto l’opportunità di lavorare per la prestigiosa compagnia olandese Emio Greco |PC facendo parte delle ultime creazioni e danzando la maggior parte del repertorio della compagnia fino al 2008. Nel 2009, Nicola si è trasferito a Londra dove ha lavorato e collaborato con diversi coreografi, fra i quali Akram Khan, Gregory Maquoma, Tom Dale, The Featherstonehaugh e Shobana Jeyasing Dance Company.

Nel 2012 lavora come direttore delle prove per la Mavin Khoo Dance Company diretta da Mavin Khoo.

Dal 2013 Nicola fa parte della Akram Khan Dance Company in cui partecipa alla ultima produzione iTMOi e successivamente prende parte alla ripresa dello spettacolo KAASH. Contemporaneamente, assume il ruolo di direttore delle prove presso la compagnia nazionale di Malta ZFIN DANCE ENSEMBLE diretta da Paolo Mangiola.

Nel 2017 riceve il diploma come insegnante della metodologia Double Skin Double Mind praticata presso ICK Amsterdam.

Nel 2018 assume il ruolo di direttore delle prove per lo spettacolo Xenos della Akram Khan Dance Company.

I MUSICANTI DI BREMA

Uno spettacolo di Nicolò Abbattista e Christian Consalvo

  • Interpreti: Samuele Arisci, Chiara Borghini, Salvatore Sciancalepore, Francesca Lastella.
  • Costumista: Antonio Lopopolo

I Musicanti di Brema è una riscrittura contemporanea della celebre fiaba dei fratelli Grimm. Fulcro della narrazione sono i valori della diversità, e la sua accettazione, e il lavoro di squadra.

La società in cui viviamo pone al primo posto il raggiungimento e la realizzazione (soprattutto professionale) del singolo, ad ogni costo, anche a discapito della propria felicità profonda. In questo, la favola dei fratelli Grimm risulta quanto mai attuale.

Nella fiaba quattro diversi animali domestici, dopo un passato in cui hanno egregiamente svolto il loro lavoro al servizio dell’uomo, cominciano ad invecchiare e ad essere considerati obsoleti dai loro padroni, inutili, improduttivi. I quattro protagonisti sono destinati ad un inevitabile allontanamento, per salvarsi, dalle loro funzioni, così come dal focolare accanto al quale hanno trascorso la loro vita.

L’uomo, così come viene presentato nella fiaba, finisce a ragione per rappresentare la mancanza di comprensione profonda e aperta che caratterizza la nostra società, sempre più determinata da schemi rigidi e prassi d’uso che rendono difficile l’inclusione del singolo individuo. Chiunque non soddisfi i requisiti imposti viene relegato nella posizione dell’emarginato, dell’inutile, dell’obsoleto.

I quattro animali finiscono così col simboleggiare proprio quelle virtù che l’“uomo”, ormai in preda al consumismo non solo materiale, ma anche emotivo, ha perso. Così la solidarietà, il senso di comunità e di sostegno reciproco, l’accettazione delle differenze, proprie e altrui, come caratteri di unicità e valore aggiunto, diventano (anche al di fuori della fiaba) strumenti irriducibili per la sopravvivenza all’interno delle moderne convenzioni sociali.

Su questi temi si muove la ricerca coreografica condotta con i singoli danzatori, che si trovano ad indagare la metamorfosi all’interno del movimento animalesco e primordiale, costruendo però insieme un sistema coreografico che nasce dalla sperimentazione del concreto supporto del gruppo al singolo.

“I Musicanti di Brema”, infine, è una fiaba che parla di felicità. Racconta di un viaggio alla ricerca della stessa, ma disvelandone la radice profonda: la strada intrapresa è spezzata, interrotta dalla consapevolezza che la ricerca del lieto fine è sempre dentro di noi.

POPOFF

Uno spettacolo di Nicolò Abbattista e Christian Consalvo

  • Interpreti: Angelica Calabrese, Mariavittoria Cellerino, Arianna Cunsolo, Gaia Figini, Sara Fraschini, Enrico Luly, Erica Porro, Alice Rasulo, Laura Rossi.
  • Assistente alla coreografia: Chiara Borghini
  • Assistente di produzione: Greta Ronchese
  • Responsabile creativo: Giovanni Careccia
  • Musiche: Faraualla

POPoff porta in scena le più antiche tradizioni e riti dell’essere umano, mostrando una tribù che si muove ai ritmi forsennati della pizzica e della taranta, dove l’individuo esplora sé stesso, l’ambiente e gli altri.

Il cibo assume un ruolo centrale, con un doppio richiamo alla terra e al rituale sociale del pasto. Come il cibo scandisce le nostre giornate e ci introduce alla vita di relazione, così il grano, simbolo antico di rinascita e fertilità, diventa il filo conduttore con cui tessere le relazioni fra i personaggi, il legame tangibile con la Natura e allo stesso tempo trappola mortale per l’uomo che vi si inoltra.

Su queste coordinate si delinea una storia “matriarcale”. La donna assume, ribaltando la situazione iniziale, una posizione prevalente rispetto all’uomo, immersa in una sorta di rito familiare in cui le “femmine” si ritrovano a rievocare ma anche a rinfacciare gli eventi legati alla loro storia personale.

Compagnia Lost Movement

La compagnia Lost Movement nasce nel 2011 da un’idea di Nicolò Abbattista.

L’interesse del coreografo è rivolto alla quotidianità delle persone e al contesto di socialità e relazioni in cui siamo immersi. Preponderante diventa allora il gesto, nella sua verità, nel suo diventare Segno di un codice comune che l’osservatore può decifrare. Al corpo dei danzatori è richiesto di mostrare in ogni momento un nuovo equilibrio tra la spontaneità dell’azione quotidiana e il movimento danzato, forte nella tecnica e aperto all’improvvisazione.

Undici sono le produzioni messe in scena dalla compagnia, di cui 5 attualmente in tourneè: “Sehnsucht” [2019], “GLO” [2018], “A Domani” [2016], “Vissi d’arte” [2016] e “POPoff” [2015].

Le produzioni più recenti vedono il sostegno di importanti enti nazionali: Fattoria Vittadini e Fondazione Milano, CID (Centro Internazionale della Danza) di Rovereto, OPLAS/Centro Regionale Danza Umbria, Teatrino dei Fondi (Fucecchio), Consorzio Coreografico CON.COR.D.A (Siena) e Residenze Artistiche Toscane.

La compagnia ha vinto numerosi premi e riconoscimenti tra cui: Danz’è Off 2015, finalista per Premio Prospettiva Danza e Teatro 2017 di Arteven, selezionata per IDACO festival (New York), Solo Dance Contest (Gdansk, Polonia), vincitrice di Abelianodanza Contest 2018, Time To Move 2019, Nessuno Resti Fuori – festival di teatro, città e persone.

Posto: Castello Sforzesco – Cortile delle Armi, Piazza Castello 1, Milano
Sto caricando…
error: Contenuto protetto!
W La Danza - IX Edizione | Concorso Internazionale di Danza Edizione 2024