Un nuovo imperdibile appuntamento nell’ambito di Danza in Rete Festival | Vicenza – Schio, il Festival promosso dalla Fondazione Teatro Comunale di Vicenza e dalla Fondazione Teatro Civico di Schio, dedicato all’arte coreutica in tutte le sue forme: martedì 19 marzo alle 20.45 sarà in scena, nella Sala Maggiore del Teatro Comunale di Vicenza “From England with Love” il nuovo spettacolo della Shechter II, la compagnia giovanile di Hofesh Shechter, coreografo di origini israeliane naturalizzato inglese, musicista e compositore, tra i nomi cult della scena artistica internazionale. Lo spettacolo di danza, presentato a Vicenza in prima ed esclusiva regionale, è costruito sui valori identitari e sulle contraddizioni della società e del mondo culturale britannico.
“From England with Love” a Danza in Rete Festival
Anticipa lo spettacolo, come di consueto, l’Incontro con la Danza; e così martedì 19 marzo alle 20.00 al Ridotto del Teatro Comunale sarà Marinella Guatterini, saggista e critico di danza, docente di Teoria ed Estetica della danza alla Scuola Paolo Grassi, consulente per i programmi di balletto del Teatro alla Scala, a presentare al pubblico l’originale lavoro che parla della complessità dell’Inghilterra in tutte le sue sfaccettature e la poliedrica personalità del suo creatore, uno degli artisti più interessanti del mondo della danza contemporanea.
Il Teatro Comunale di Vicenza (e il Festival Danza in Rete) sarà una delle primissime tappe della tournée mondiale di “From England wih Love”, nella rivisitazione pensata da Hofesh Shechter per i giovani talenti (massimo 25 anni) della compagnia giovanile, selezionati con audizioni di portata mondiale; originariamente la coreografia è nata nel 2021 all’Aja per il Nederlands Dans Theatre I, ma per questa entrata in repertorio nella Shechter II, il coreografo ha voluto riprenderla e modificarla.
“From England with Love” è quindi un lavoro nuovo, originalissimo, carico di energia, un’ode al complesso e stupendo paese che ha accolto e “adottato” il coreografo da oltre vent’anni. Nello spettacolo i danzatori evocano il profondo paradosso di questo paese: aperto e generoso ma sempre in conflitto tra un passato ingombrante, per storia e tradizioni, e la tensione verso tutto ciò che è nuovo. I giovani interpreti coinvolgono il pubblico nella ricerca di identità e conoscenza, mentre lottano con questo complesso sistema di valori e messaggi contrastanti. Il tutto danzato su una partitura musicale che combina i suoni mozzafiato di compositori inglesi come Edward Elgar, Tomas Talis, Henry Purcell & William Henry Monk presentati in contrasto, con un rock scatenato accostato a echi di coro e musica elettronica. Una cacofonia all’avanguardia in contrasto con la tradizione musicale aulica del paese.
La creazione coreografica si presenta come una lettera indirizzata a ‘Dear John’, quasi una nota di addio ad amici e nemici, entrando nel cuore e nell’anima di questo paese, bellissimo, ricco di suggestioni ma anche, proprio per questo, molto complicato.
Direttamente collegato a questo spettacolo di Danza in Rete Festival, è il quarto titolo del Cinema al Ridotto edizione 2024, realizzato in collaborazione con il Circolo del Cinema di Verona, in in programma giovedì 21 marzo alle 20.45, “La vita è una danza”, regia di Cédric Klapisch, che vede tra i protagonisti Marion Barbeau, Denis Podalydès e Hofesh Shechter.
Il film del 2022 racconta la storia di Elise, interpretata da Marion Barbeau (nella vita prima ballerina dell’Opéra di Parigi); la sua vita apparentemente perfetta viene sconvolta quando la danzatrice scopre il tradimento del suo fidanzato e, quasi contemporaneamente, subisce un terribile infortunio in scena che sembra compromettere definitivamente la sua carriera. Il luogo della cura, dell’anima e del corpo, è lontano da Parigi, in Bretagna, un luogo in cui il calore degli amici e un nuovo amore le permetteranno di rinascere. La pellicola è molto interessante, oltre che per la trama, per la centralità del corpo che diventa protagonista a 360° e si fa cornice e spazio di ogni riflessione estetica e morale. Come di consueto, ad inizio proiezione è prevista un’introduzione a cura di Luca Mantovani, responsabile artistico e organizzativo del Circolo del Cinema di Verona.
“From England with Love”, coreografia, musica e ideazione costumi di Hofesh Shechter, luci di Tom Visser, composizioni musicali inglesi di Edward Elgar, Tomas Talis, Henry Purcell, William Henry Monk, è interpretato da: Holly Brennan, Yun-chi Mai, Eloy Cojal Mestre, Matthea Lára Pedersen, Piers Sander, Rowan Van Sen, Gaetano Signorelli, Toon Theunissen.
Per lo spettacolo del 19 marzo restano ancora dei biglietti.
Informazioni
I prezzi dei biglietti di Danza in Rete Festival | Vicenza – Schio variano, dai 5 euro (biglietto unico) degli appuntamenti di Danza in Rete Off, per arrivare ai 39 euro (biglietto intero) degli spettacoli in Sala Grande al Teatro Comunale di Vicenza.
Sono attive promozioni per le Scuole di Danza, per le ultime file degli spettacoli “Pasionaria” e “Lovetrain2020” in Sala Grande del Teatro Comunale di Vicenza e biglietti a prezzi scontati per alcuni spettacoli di Danza in Rete Off per coloro che acquistano spettacoli in Sala Maggiore e spettacoli dei Luoghi del Contemporaneo Danza.
Biglietti
Sono disponibili in tutte le sedi degli appuntamenti, a partire da un’ora prima dell’inizio degli spettacoli;
alla biglietteria del Teatro Comunale di Vicenza, in Viale Mazzini 39 (biglietteria@tcvi.it, tel. 0444.324442), aperta dal martedì al sabato dalle 15.00 alle 18.15, online sul sito www.festivaldanzainrete.it