La compagnia spagnola La Veronal con “Pasionaria” al Teatro Comunale di Vicenza

La compagnia spagnola La Veronal con “Pasionaria” al Teatro Comunale di Vicenza

Danza in Rete | Vicenza – Schio, il Festival promosso dalla Fondazione Teatro Comunale di Vicenza e dalla Fondazione Teatro Civico di Schio, dedicato all’arte coreutica in tutte le sue forme, prosegue con nuovi importanti appuntamenti e straordinari ospiti internazionali: venerdì 5 aprile alle 20.45, in Sala Maggiore al Teatro Comunale di Vicenza, sarà la volta dell’acclamata compagnia di danza contemporanea La Veronal con uno dei titoli cult della loro produzione, “Pasionaria”, presentato al Festival in prima regionale. La compagnia, fondata dall’artista spagnolo Marcos Morau nel 2005, arriva a Vicenza per la prima volta.

Prosegue Danza In Rete Festival, per la prima volta a Vicenza la Compagnia La Veronal, al Teatro Comunale di Vicenza Venerdì 5 Aprile

L’Incontro con la Danza che precede lo spettacolo sarà condotto, venerdì 5 aprile alle 20.00 al Ridotto del Tcvi, da Carmelo A. Zapparrata giornalista e critico di danza per testate specializzate come Danza&Danza, Hystrio, Classic Voice, per l’edizione di Bologna del quotidiano La Repubblica e curatore della trasmissione radiofonica “Dance Land” di Radio Emilia-Romagna; lo studioso presenterà al pubblico la grande originalità di questo lavoro dai toni distopici e il particolare percorso artistico multidisciplinare della compagnia.

La Veronal - Pasionaria (© Ph. Alex Font)

La Veronal – Pasionaria (© Ph. Alex Font)

In “Pasionaria” Marcos Morau, coreografo visionario ed eclettico, compie un viaggio nella psiche umana e nel suo subconscio, per parlarci del vuoto e della vera mancanza di passione nella nostra società alienata: il presente in cui viviamo ci fa immaginare un futuro in cui abbiamo semplicemente smesso di sentire. “Pasionaria” diventa così il pianeta di questo futuro senza sentimento, il risultato di tutti gli sforzi fatti dall’uomo fino ad oggi: un mondo abitato da esseri simili a noi, progettati per imitarci alla perfezione. Qui la vita è diventata un’esperienza artificiale e gli abitanti di questo pianeta hanno perso la facoltà di provare emozioni e passioni. In scena otto danzatori si muovono e parlano quasi come noi, anche se non sembrano del tutto umani. Ci mostrano gli effetti di questa perdita, prefigurando un mondo succube di una tecnologia che distrugge l’umanità, provocando un distacco (dalle sofferenze come dalle passioni) che porta inevitabilmente alla disumanizzazione e rende gli uomini delle marionette. 

Il lavoro allude esplicitamente alla duplice etimologia della parola passione, con la sofferenza da un lato e la capacità di suscitare emozioni e sentimenti dall’altro, mettendo in discussione il concetto di sviluppo e progresso e i valori che dominano la nostra società, rivelando l’individualismo e la viltà che erodono la compassione e l’integrità morale.

Lo spettacolo inizia con la “Passione secondo Giovanni” di Bach e finisce con la “Passione secondo Matteo”: tutto quello che succede tra questi due universi si tinge di una carica retro-futuristica che si adatta al senso di perdita e all’assenza di speranza che questa creazione presenta.

La Veronal - Pasionaria (© Ph. Alex Font)

La Veronal – Pasionaria (© Ph. Alex Font)

Straordinari i danzatori in scena – Alba Barral, Àngela Boix, Ariadna Montfort, Núria Navarra, Lorena Nogal, Shay Partush, Marina Rodríguez, Sau-Ching Wong – che riescono a incarnare corpi senza anima che richiamano l’astrattismo, Braque, il cubismo: la creazione è densa di riferimenti culturali di ogni genere, con commistioni che vanno dalla pittura, appena citata, al cinema, alla fotografia, fino alla straordinaria ricerca sul movimento e sulla gestualità.

Crediti

  • ideazione, direzione artistica: Marcos Morau
  • coreografia: Marcos Morau in collaborazione con i danzatori
  • assistenza alla coreografia: Lorena Nogal
  • répétiteur: Estela Merlos
  • consulenza artistica e drammaturgica: Roberto Fratini, Celso Giménez
  • danzatori: Alba Barral, Àngela Boix, Ariadna Montfort, Núria Navarra, Lorena Nogal, Shay Partush, Marina Rodríguez, Sau-Ching Wong
  • scenografia: Max Glaenzel
  • costumi: Silvia Delagneau
  • suono: Juan Cristóbal Saavedra
  • video: Esterina Zarrilloluci,
  • luci, direzione tecnica: Bernat Jansà
  • produzione esecutiva: Juan Manuel Gil Galindo, Cristina Goñi Adot
  • coproduzione: Teatros del Canal, Théâtre national de Chaillot, Les Théâtres de la Ville de Luxembourg, Sadler’s Wells, Tanz im August –HAU Hebbel am Ufer, Grec 2018 Festival de Barcelona –Institut de Cultura Ajuntament de Barcelona, Oriente Occidente Dance Festival, Mercat de les Flors
  • con il supporto di INAEM – Ministerio de Cultura y Deporte de España e ICEC – Departament de Cultura de la Generalitat de Catalunya

Marcos Morau studia coreografia all’Institut del Teatre di Barcelona, al Conservatorio Superior de Danza di Valencia e al Movement Research di New York. La sua formazione artistica non si limita alla danza, ma si estende a discipline quali la fotografia e il teatro. Nel 2005 fonda La Veronal, una compagnia costituita da artisti provenienti da diverse discipline, tra cui danza, cinema, fotografia e letteratura. Morau, tra i molti riconoscimenti, ha ricevuto il National Dance Award 2013 dello Stato spagnolo e il Sebastià Gasch Award. I lavori della compagnia sono presentati in festival e teatri di rilievo in tutto il mondo: Théâtre national de Chaillot di Parigi, Biennale di Venezia, Oslo Opera, Julidans Amsterdam, Tanz imAugust di Berlino, Roma Europa Festival, SIDance Festival Seoul, Sadler’s Wells di Londra, Internationale Tanzmesse di Düsseldorf.

Danza in Rete Festival | Vicenza – Schio “Your Arms are Wings, Your Legs are Roots” (Le tue braccia sono ali, le tue gambe radici) il titolo dell’edizione 2024, è un Festival riconosciuto dal Ministero della Cultura fin dalla prima edizione; è promosso dalla Fondazione Teatro Comunale di Vicenza e dalla Fondazione Teatro Civico di Schio e si presenta come un evento diffuso dedicato all’arte coreutica in tutte le sue forme, diventato sempre più un riferimento per le nuove generazioni di danzatori e coreografi nazionali e internazionali. Il Festival è sostenuto anche da Viacqua, società a capitale pubblico che gestisce il servizio idrico integrato in 67 Comuni della provincia di Vicenza e dalla Fondazione Roi, prestigiosa istituzione culturale della Città, nel centesimo anniversario della nascita del fondatore, il mecenate Giuseppe Roi. La direzione artistica è curata da Pier Giacomo Cirella, Loredana Bernardi e Alessandro Bevilacqua.

Informazioni
I biglietti costano 39 euro l’intero, 34 euro il ridotto over 65, 22 euro il ridotto under 30, 18 euro per le ultime file (W,X,Y) e 7 euro per gli universitari in possesso della VI-University Card.  

Sono disponibili biglietti a prezzi scontati per alcuni spettacoli di Danza in Rete Off per coloro che acquistano spettacoli in Sala Maggiore e spettacoli al Ridotto dei Luoghi del Contemporaneo Danza.

Biglietti
Sono disponibili in tutte le sedi degli appuntamenti, a partire da un’ora prima dell’inizio degli spettacoli; alla biglietteria del Teatro Comunale di Vicenza, in Viale Mazzini 39 (biglietteria@tcvi.it, tel. 0444.324442), aperta dal martedì al sabato dalle 15.00 alle 18.15, online sul sito www.festivaldanzainrete.it.

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(Foto: Alex Font)

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