Si conferma fucina dell’innovazione Danza in Rete Off, la sezione di Danza in Rete Festival vocata ai nuovi linguaggi coreografici con due nuove proposte performative, realizzate in coproduzione con il Festival, presentate in prima nazionale, sabato 22 aprile: alle 19.00 al Teatro Spazio Bixio sarà in scena il collettivo Elevator Bunker con “Delivery”, performance dedicata alla felicità e all’inclusione sociale grazie alla pratica artistica, ideazione e regia di Matteo Maffesanti, mentre alle 21.00 al Ridotto del Teatro Comunale di Vicenza sarà la volta di “Sinopia” di e con Marco Pergallini e Maria Stella Pitarresi.
Due Performance in prima nazionale a Danza In Rete Off
in scena Collettivo Elevator Bunker e il duo Pergallini – Pittaresi
Il Festival, promosso dalla Fondazione Teatro Comunale di Vicenza e dalla Fondazione Teatro Civico di Schio, dedicato all’arte coreutica in tutte le sue forme, è diventato un riferimento per le nuove generazioni di danzatori e coreografi italiani e stranieri; giunto quest’anno alla sesta edizione, si avvale della direzione artistica di Pier Giacomo Cirella in collaborazione con Loredana Bernardi e Alessandro Bevilacqua; è riconosciuto e sostenuto dal Ministero della Cultura ed è realizzato con il supporto della Camera di Commercio di Vicenza; è sostenuto inoltre da società a capitale pubblico come Viacqua e dalle sponsorizzazioni di aziende private come Webuild, Mecc Alte, D-Air Lab.
“Delivery” – ideazione e regia di Matteo Maffesanti, interpretata da Mirko Tomezzoli, Jessica Pasetto, Dario Giacomini, Eddy Bosco, Irene Cordioli e Samuele Trentini, special guest Alessio Bertanza, una produzione Associazione culturale Zebra / Elevator Bunker in collaborazione con Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza – presentata in prima nazionale sabato 22 aprile alle 19.00 al Teatro Spazio Bixio, è una performance sul tema della felicità come stato d’animo, un gioco senza finzione in cui gli interpreti del collettivo Elevator Bunker trasformano le loro fragilità in punti di forza, uno spettacolo sul bisogno di essere felici in maniera incondizionata, senza temere di essere giudicati o esclusi.
La felicità è nelle relazioni, nei legami che stabiliamo con gli altri, nella crescita personale e nella libera espressione della nostra creatività. Non c’è modo migliore di raccontare chi siamo, che svelando le nostre felicità più nascoste. Nella performance gli interpreti attraversano una narrazione coreografica il cui sviluppo si basa sulla condivisione di sequenze motorie, improvvisazioni individuali o di gruppo e sospensioni del fluire scenico. Comprendere la propria felicità, pretenderla, desiderarla, sfuggire la realtà ed infine osservarsi attraversando lo sguardo del pubblico sono aspetti in continua evoluzione che influenzano lo stare sulla scena dei performer e la relazione con il pubblico. “Delivery” è una continuazione dei precedenti progetti del collettivo che hanno indagato il tema dell’identità e favorito l’inclusione sociale attraverso la pratica teatrale e coreografica. Il collettivo Elevator Bunker è infatti un gruppo artistico inclusivo rivolto anche a persone in condizioni di disagio sociale, di marginalità o con disabilità fisica e cognitiva.
“Delivery” è realizzato con la consulenza artistica e coreografica di Chiara Ameglio, su conversazioni di Silvia Gribaudi, movement coach Beatrice Bresolin, Francesca Albanese, Chiara Ameglio, Martina La Ragione, suono e direzione tecnica di Davide Pachera, citazioni musicali di Olmo, Mara Markan Östlund, Kae Tempest.
Elevator Bunker nasce nel 2008 da un’idea di Matteo Maffesanti e Davide Pachera come risposta attiva al desiderio di ricerca artistica nel campo della disabilità intellettiva. La pluriennale esperienza maturata da entrambi nel sociale li porta ad attivare un percorso che, attraverso le arti performative e il linguaggio corporeo, possa diventare occasione di crescita e di integrazione. Negli anni l’associazione ha realizzato performance, workshop in centri diurni, scuole e comunità, progetti video partecipativi, e percorsi di formazione per educatori e personale del terzo settore. Dal 2013 realizza grazie al sostegno di Operaestate Festival le performance Shoe, e Bestiario universale, presentate in numerosi festival e contesti nazionali. Dal 2017 il collettivo è parte attiva nei progetti internazionali di inclusione sociale DanceINclusive e Crisco, promossi dal CSC di Bassano del Grappa, ed è coinvolto nel progetto CAD – Comunità Artistiche Digitali, sostenuto dalla Regione Veneto, in collaborazione con Fondazione Università Ca’ Foscari. Nel 2023 è selezionato per il progetto Boarding Pass Plus del Ministero della Cultura.

Delivery – Collettivo Elevator Bunker (ph. Anna Kushnirenko)
La seconda performance, un programma sabato 22 aprile alle 21.00 al Ridotto del Teatro Comunale “Sinopia” di e con Marco Pergallini e Maria Stella Pitarresi, ancora una prima nazionale, una produzione Twain Centro di Produzione Danza realizzata in coproduzione con Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza, è ispirata al concetto di principio, a tutto quello che è vita ancor prima della vita stessa, a cui la pratica artistica della sinopia del titolo, il disegno preparatorio degli affreschi, allude. Come spiegano i due artisti nelle note di presentazione “partendo da questo concetto, di strato/stratificazione, di prima volta, una delle prime immagini che hanno colpito il nostro interesse è stata la rappresentazione della “Cacciata dal Paradiso” di Masaccio. Il nostro intento è quello di rielaborare coreograficamente attraverso la nostra fisicità la cacciata dei due corpi dal Paradiso e il fatto che si ritrovano catapultati in una nuova terra, in uno spazio ostile e profano. A partire da una forza di gravità che costringe i due essere umani ad allacciarsi l’uno sull’altra, il tutto attraverso una struttura semplice e diretta che possa mettere in luce la sensazione che i due corpi stanno vivendo, lasciando spazio ad un silenzio che si mantiene dinamico, dove iniziano a sentirsi strato partecipe della terra, nonché uno strato dell’altro, per la prima volta”. La creazione coreografica è costruita sulla ripetizione di una gestualità che porta progressivamente ad una esasperazione fisica. E questo determina lo svolgimento dell’idea di “principio”, ovvero il punto in cui l’essere rappresenta la sinopia, primo strato della successiva compiutezza di un’opera. Un quadro, un disegno, prima di raggiungere la loro versione definitiva, sono lavorati in stratificazione; è a strati la corteccia di un albero, simbolo per eccellenza della vita ed è a strati la terra su cui viviamo.
Il progetto “Sinopia”, nelle sue varie fasi di studio, è risultato vincitore del premio “Teatro San Materno-Ascona” (Svizzera) per il Festival Presente Futuro 2021 al Teatro Libero di Palermo; vincitore del bando Citofonare Pimoff 22/23; vincitore del bando di residenza “Portraits on Stage 2022”; finalista del Premio Internazionale Prospettiva Danza Teatro 2022.
Il duo, composto da Marco Pergallini e Maria Stella Pitarresi, nasce dall’esigenza di creare e proporre qualcosa di autentico dopo aver condiviso un’esperienza lavorativa presso lo stesso centro di produzione danza. È stata altresì determinante la consapevolezza tra i due artisti di un interesse comune nel condividere un linguaggio fisico e artistico simile. Da una scrittura a quattro mani si struttura il processo creativo dove la tecnica di entrambi è in funzione di un’ulteriore espressività fisica, sia come singoli interpreti che nel lavoro di coppia. Scelgono inoltre di concentrarsi su un linguaggio prettamente fisico dove si intrecciano elementi di floorwork, una ricerca sull’unisono e il lavoro di partnering. Così prende vita il primo studio insieme “Sinopia”, dove la poetica del lavoro indaga le basi per il raggiungimento di una rivoluzione sensibile. Il duo, dopo una prima residenza artistica nel 2021 presso il Supercinema, Spazio Fani e Teatro il Rivellino a Tuscania, sostenuta da Twain Centro di Produzione Danza, vincono la selezione del progetto ‘atuttotondodanza’ – residenze creative per artisti, a Vigonza, che li ha visti impegnati in una seconda residenza artistica seguita da un tutoraggio e dal drammaturgo Stefano Tomassini. In questa occasione, grazie alla collaborazione con Padova Danza, Echidnacultura,la SferaDanza, lo studio viene presentato al Teatro Quirino De Giorgio. Sempre nel 2021 il òprogetto, ancora work in progress, viene selezionato e presentato al Festival Strabismi/Exotropia 2021, Cannara (Perugia).
Nel 2022 il duo è in residenza presso Home centro creazione coreografica / Dance Gallery (Perugia) ed è selezionato attraverso il dossier Risonanze Network per l’edizione 2022 del Festival di Dominio Pubblico ‘La città agli under 25’; è selezionato per “Twilight in the round-Florence Dance Festival 2022’’, per “Umbria Danza Festival 2022 e “Performare Festival 2022”.
Nel 2023 il progetto “Sinopia” debutta nella sua forma definitiva a Danza in Rete Festival al Teatro Comunale di Vicenza.
Biglietti
Sono disponibili alla biglietteria del Teatro Comunale di Vicenza, in Viale Mazzini 39 (biglietteria@tcvi.it, tel. 0444.324442), aperta dal martedì al sabato (esclusi i giorni festivi) dalle 15.00 alle 18.15, online sul sito del teatro tcvi.it. Il biglietto unico costa 5 euro.
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